Biografia Opere Esposizioni Bibliografia Apparati critici Photo gallery Contatti
   
 

Marco Goldin (2003)
La notte dentro le stelle

Discendono per calmi turbini di vento, queste stelle. Sono nella notte come un annuncio, una profezia, la rivelazione di un altro spazio da cui provengono, hanno il senso di ciò che appare nel tempo di una scomparsa. Sono cosa di una pittura che non teme l’infinito, non ha paura di nominarlo e poi in esso si perde. Pittura come solo forse può farla chi non sente il timore di raccontare, chi stringe quel racconto alle misure non di una cronaca ma piuttosto di una apparizione. Poco per volta ogni cosa della vita si è fatta da parte; ogni segno che case, palazzi, strade perfino paesaggi fossero confittisi questa terra. Un vento caldo, lieve ma costante, inesorabile, ha spazzato via ogni sembiante e alla pittura adesso, non resta che farsi voce bassa di tracce e basta, cenere di stelle e gorghi muti di notti plananti sopra fumi di luci e gas.
Giuseppe Puglisi è questo pittore della meraviglia davanti al vuoto pieno d’echi di ciò che è rimasto. Se ha dipinto nuotatori a solcare e dividere le acque clorate e bluissime di una piscina, adesso di quel nuotatore dice l’incedere di chi dall’acqua esce, non guardando neppure colui che dipinge, dandogli invece la schiena. Ma quel nuotatore che si alza come il Cristo risorto dalla pietra tombale, è una visione come la fu Emmaus per i discepoli. Sì, c’è un’ aria sacrale, ma in nessun modo religiosa, in queste pitture ultime di Puglisi. Sono i lacerti luminescenti della realtà, la fosforescenza dell’ora, quell’umidore di gas di scarico che da Ragusa salgono su, su fin sulla strada statale che corre da Modica a Catania. Io credo che Giuseppe veda così la notte già sparsa sulla terra di Sicilia, mentre una mano non conosciuta getta a manciate le stelle, senz’ordine. Perché ciò che resta di una perfezione che era in principio, questo pittore lo vuole sulla sua tela, ora anche su fogli che mimano la stessa in distinzione dell’atmosfera .
Sono notturni tra i più belli che oggi si vedano, pieni di una fiducia nei confronti della pittura, nella sua possibilità di dire anche quanto la parola non riesce a esprimere. Colma di silenzio, immensità e dilaganti chiarori, contempla una bellezza straziata senza misure, l’inquinamento dell’aria, i fumi che salgono dalle ciminiere e illuminano il cielo notturno. Se potesse, dipingerebbe il frastuono trasformato di una notte piena di strida, di clacson e frenate sull’asfalto, per mutare quel rumore in un silenzio pieno di grazia. Puglisi mostra sempre l’incanto del pericolo, quella tensione che si espande, sale, si moltiplica, occupa, chiudendoli, tutti gli spazi. Poi per un miracolo che la pittura rinnova ancora oggi, da quegli stessi spazi nasce tutta la bellezza della crisi. Ed è la trasformazione avvenuta, perché il colore è adesso un deposito, un fiore di muschi e muffe, una trama lacerata e dolcissima, superbie che balugina e si fende in crepacci e lune sorgenti, invisibili. In quelle fenditure della notte si inabissa il colore, così che sia la notte a farsi parte delle stelle. Tutta tesa verso la profondità e l’immersione è dunque la pittura di Puglisi. Che nomina per assenze protratte il reale, sottintende il dato della visione facendo della pura visione la pittura stessa.
Le sue notti non sono, o non sono più solo, l’addensarsi del nero in prossimità delle stelle. Sono anche una luce nuova senza confini, il vedere l’invisibile, la trama allucinata e nascosta di quanto nell’infinito continuamente appare e scompare. Le città adagiate come la carcassa di un animale non risplendono più come lampi. Sono piuttosto una rossa piaga languente sotto una nebbia azzurrina, mentre poco più in alto, altissima, s’illumina la notte tempestata di bianchi fuochi. Tutto avviene in quello spazio che supera ogni distanza, e mentre l’annulla ne circoscrive la superficie. Linee s’intrecciano nel cielo, e su quelle rette che hanno un fuoco poco più grande al loro centro cammina il pittore in equilibrio sul filo della meraviglia. Dentro il nulla abitato.

Marco Goldin
La notte dentro le stelle
in Puglisi Opere 1999-2002
Conegliano Veneto 2003

 


   
ESPOSIZIONI
   
PUGLISI
Il Mediterraneo
Coste e costellazioni

Genova, Palazzo Ducale
9-30 gennaio 2011
 
 
 
Homepage  /  Biografia  /  Opere  /  Esposizioni  /  Bibliografia  /  Apparati critici  /  Photo gallery  /  Contatti
Links consigliati: Tecnica Mista  /  Il Gruppo di Scicli  /  Piero Guccione  /  Piero Zuccaro  /  Franco Sarnari
www.giuseppepuglisi.com  /  Realizzazione: Studio Scivoletto